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venerdì 13 maggio 2011

La mia Parigi


A tempo debito e senza fretta pubblico due righe di resoconto sulla mia avventura Parigina.Mi son messo sin dallo start ad un ritmo che sentivo mio, ascoltando le sensazioni più che il cicalino kilometrico del Garmin capendo sin da subito che stava dando dati lontanissimi dalla realtà. Ogni tanto buttavo l’occhio sul cardio, costante sotto i 165 bpm. I primi 21km sono trascorsi in leggerezza ed in leggera progressione dai 4’47’’/km dei primi 5km fino ai 4’39’’/km tra il 15° e il 21° km. Al passagio alla mezza  mi guardo intorno alla ricerca dell'amico Alberto che qua mi aspetta per farmi da pace-maker fino al traguardo. 
Avere Alberto accanto mi ha sicuramente aiutato a non mollare ma tenergli dietro non è stato facile, sin da subito fresco e pimpante come era procedeva a strappi, superando i gruppetti in spinta poi rallentando. Abituato come sono a mantenere un passo costante ho capito che cercare di stargli dietro mi sarebbe costato caro così ho deciso che non dovevo lasciarmi influenzare troppo e lasciandolo andare avanti aspettavo che si accorgesse della mia assenza alle sue spalle per rallentare ed aspettarmi, così è stato più e più volte. Questa tattica pur salvandomi le gambe mi ha un po’ frenato facendomi chiudere i parziali tra il 25° ed il 30° e quello tra il 30° ed il 35° rispettivamente a 4’51’’/km e 4’53’’/km, complici del rallentamento sono stati pure i numerosi sottopassi che tagliavano un po’ il ritmo. Accortici di questo mio repentino rallentamento (nel frattempo avevo tolto i lap automatici al Garmin iniziando a fare i lap manuali sotto ai vari cartelli chilometrici), Alberto decide quindi che doveva spronarmi per farmi arrivare alle 3hr e 20’ oppure che dovevo morire lungo le strade della città dell’amore.
Costringendomi a suon di improperi a seguirlo al suo passo che si attestava spesso sotto i 4’35’’/km, mi stava letteralmente trascinando verbalmente al traguardo, “forza, forza, leggero sulle gambe, fai lavorare i piedi come dice Huber”; “dai che non hai neanche la faccia stanca”; “se mi chiudi in progressione come stai facendo e non arrivi neanche stanco mi fai incazzare”. E così tra un infamata e l’altra i km continuavano a trascorrere abbastanza rapidi. Il cuore si stava un po’ infervorando di questo mio incedere e sforava spesso i 172bpm, complici anche i km che passavano oltre che le sparate sopra al ritmo maratona. Il mio stomachino ormai vuoto borbottava e le integrazioni di acqua mi hanno fatto fare un paio di sbuffi di bocca un po’ rumorosi che un simapatico podista d’oltralpe sottolineava verbalmente con “opss, la banane”, sorridendo e riferendosi all’ultimo ristoro solido appena passato. Così tra mille passi, sorpassi, sbuffi e parole ci portavamo sempre più vicini al traguardo, chiudevo il 42°km a 4’29’’/km con Alberto che nel frattempo mi lasciava solo invitato da una gentilissima attendente parigina che lo invita ad uscire con un “pardon monsieur”. Teso com’ero a chiudere forte quasi non mi accorgevo del tifo degli amici di Diabete No Limits lungo il percorso che mi attendevano lungo le transenne proprio al 42°km inneggiando al mio nome, complice di questo anche la confusione che che mi regnava in testa data dall’aver sentito per più di 3hr l’inneggiamento francese per eccellenza “aleee, alee”. Trovo la forza di fare anche uno sprint finale per guadagnare (non si capisce a che scopo) un ulteriore posto in classifica. E così in 3hr e 20’ 12’’ concludo la mia “passeggiata” parigina soddisfatto e fiero. Forse ho sacrificato il mio dono, ma non è detto che il mio dono sia da esprimersi proprio come podista magari il mio dono è in altri ambiti o luoghi. In definitiva la mia performance atletica parigina è stato il miglior coronamento di una preparazione affrontata con serenità e senza assilli cronometrici. Il timing che ottenni a Berlino di 3hr e 11min, mio miglior crono in maratona, realizzato con il peso di 69kg scarsi conseguenza dell’esordio del diabete e sintesi di una carica mentale fortissima che mi era data dalla voglia di rivalsa che mi permetteva allenamenti che ora giudico massacranti, pur lontano non si colloca a distanza abissale. Ora è diverso, non peggio o meglio solo diverso. Non correvo, volavo tra le strade parigine senza sforzo mentale alcuno, così è stato quasi fino in fondo a questa maratona. Giocoforza gli ultimi 5-6km ho dovuto chiudere gli occhi ed immaginarmi di non star facendo fatica ma nonostante tutto mentalmente questa gara l’ho sofferta pochissimo.
Auguro a tutti di poter preparare una maratona con la serenità d’animo che ho avuto io negli ultimi 3 mesi. Non guardare il cronometro non significa non far bene, non è sempre il momento di fare gli eroi. Talvolta è giusto accontentarsi di quello che siamo e godere del momento senza pretendere di essere ciò che non siamo. Non so se quello che ho ottenuto a Parigi fosse realmente il massimo del dono che potevo esprimere quello che so per certo è che comunque vivere quella giornata mi ha emozionato, lascio parlare le lacrime che per ben tre volte sono scivolate sulle mie guance correndo in mezzo a 40000 persone. Correndo nella massa i primi km negli Champs Elysees, incrociando i molti che spingevano la carrozzina di una bambina costretta in sedia a rotelle e ancora nel Bois de Boulogne quando sentivo che stavo ancora correndo.

martedì 5 aprile 2011

Son vivo e vegeto!

Era un pò che non mi sentivate, la vita incalza, gli impegni aumentano e le passioni evolvono. Siamo essere mutevoli, meteore in questo universo di stelle e dobbiamo accettare i cambiamenti con gioia. Ma non potevo esimermi dal dirvi due parole dopo aver letto l'affettuoso commento di Pasteo e sopratutto dopo aver visto le terga di RunnerBlade passarmi davanti sulla Salaria durante la maratona di Roma mentre io baldanzoso correvo il mio lunghissimo da 37km. Sto bene, tra alti e bassi motivazionali continuo a correre e a breve me ne andrò a Parigi a correr la mia 5° maratona. Obiettivo di quest'anno è stare intorno alle 3hr e 20 min. Di più non potevo permettermi. Tra dicembre e febbraio avevo perso ogni stimolo di correre e così la condizione era drasticamente andata a farsi benedire. Sono due mesi che corro 4 volte la settimana con continuità, non ho seguito nessuna tabella specifica, ho solo cercato di dare una progressione in otttica maratona ai lunghissimi (21-25-28-32-37 corsi uno di seguito all'altro di domenica in domenica) ma per il resto ho corso solo fondo lento e qualche fartlek. Ho trascurato il blog a lungo, me ne dispiaccio, ho dovuto fare una scelta e da un pò il tempo che trascorro sul web lo spendo collaborando a gestire il portale www.diabetenolimits.org. Cerchiamo di portare un messaggio in giro sperando che possa servire a qualcuno, a vedere le adesioni che abbiamo direi che ci riusciamo abbastanza. Se volete seguirmi visitate DiabeteNoLimits che tra le altre cose sta spesso diventando un riferimento esterno in ambito sportivo anche per i non diabetici. Un saluto a tutti i blogger.

sabato 26 settembre 2009

36° Berlin Marathon.......solo una cosa 3hr 11min 16sec

Il sabato sera in appartamento con gli altri del Team Diabete No Limits, prima di andarsene a dormire c'è stato un momento bellissimo, ce ne siamo stati in silenzio tutti nella stessa stanza, ognuno di noi con i suoi vezzi ed i suoi gesti, chi metteva il pettorale sulla maglia, chi leggeva, chi stava posizionando il chip, chi preparava lo zaino, il tutto nel massimo silenzio, si respirava un'aria di complicità che non aveva pari.

 Dopo essersi allenati per dei mesi condividendo ogni dettaglio delle nostre preparazioni atletiche ci ritrovavamo li pronti a prenderci quello che il destino ci riservava, nella massima tranquillità certi che comunque sarebbe andata avevamo trascorso un'esperienza ineguagliabile.
Quella notte ho poi dormito il sonno del giusto, poche ore di sonno appena 5, ma di quelle dormite che ti riposano veramente. Alle 5.30 sveglia, colazione con 40gr di carboidrati senza iniezione di insulina onde evitare ipoglicemie alla partenza (che poi in ogni caso ci sono state ugualmente), vestizione e partenza. Alle 7.00 già in strada ad unirsi ai torrentelli di podisti che crescevano ad ogni incrocio, ad ogni fermata del metro, arriviamo a Parisier Platz sotto la Porta di Brandeburgo che siamo migliaia. E' mattino presto ma qui è già una festa, banchini e musica a profusione in ogni angolo. Ma non siamo qui per mangiare o ballare, stamani siamo qui per correre. Misuro la glicemia: 75mg/dl, un po bassina per iniziare a correre e cosi mangio qualcosina, una banana e un cher pack, totale 38gr di carboidrati. Ecco ora va meglio, si può iniziare a correre
L'aria è frizzante, il tutone da imbianchino è appena sufficiente per ripararmi dal fresco, e finché non entro in griglia a scaldarmi tra migliaia di corpi la pelle d'oca non se ne va via. Col Team ci salutiamo qui, un abbraccio ed un in bocca al lupo e poi ognuno alla propria griglia, ognuno di noi correrà da solo, la maratona è questo, solitudine, sei solo tu, 42.195km, la tua fatica, la tua corsa e i tuoi pensieri; sarà per questo che in migliaia la vogliono correre, abituati come siamo ad essere in compagnia magari in quelle poche ore di corsa vogliamo ritrovarci per un pò veramente da soli.
Le file ordinate e silenziose mi ricordano le file che raccontava Primo Levi in "Se questo è un uomo", sarà poco politicaly correct ma è il pensiero che mi è venuto li per lì. Sono in griglia D, al massimo a 150mt dallo striscione della partenza; non male, tant'è che toglierò solo 1min e 48sec dal tempo lordo. Mi strappo di dosso la tuta in carta, comicio ad aver caldo, solo 10 minuti e poi partiamo.  Un filone di pensieri lungo 10 minuti e in un attimo c'è lo sparo, comincio a corricchiare praticamente sul posto e sarà così per i primi 2-3 minuti poi gradatamente cresce la velocità; ad eccezione di qualche sorpasso azzardato che ho fatto non ci sono state grosse difficoltà a partire e già dopo 3-400mt ero sul ritmo gara. Il Garmin mi anticipa il 1° km di almeno 100mt e continuerà questa tendenza togliendo 10-20mt ad ogni km, tant'è che finirò la maratona con 42.68km ovvero + 485mt rispetto alla distanza di gara ed un passo medio di 4'29'' contro i 4'32'' reali. Ma va bene lo stesso, oggi sto correndo a sensazione, e mi rendo conto che ho un passo perfetto come un orologio, e sarà così ancora a lungo fino al 35esimo chilometro.
Dal primo metro di gara mi rendo conto che oggi è un altra storia, la folla ai bordi della strada è impressionante, tutta Berlino è ferma per vedere me, per vedere noi, per vedere la regina dello sport: la MARATONA. Un tifo lungo 42km, ininterrottamente, fino a che non dovrò iniziare a fare i conti con la fatica i chilometri scorrono senza che me ne renda conto. Ai 10km ho un'appuntamento importante, mi aspetta una persona: c'è Caterina, la riconosco in mezzo al vociare festante dei milioni di spettatori, e lì col suo collo lunghissimo e con i suoi immancabili occhialoni da sole che mi cerca, la vedo e la chiamo: "Cate." festante mi saluta e mi incita. "Vai Ale" urla. "Ti amo" penso.  I chilometri continuano incessanti a scorrere sotto le mie scarpe, credo di essere al 15°km e sono già al 18°. Alla mezza mi viene in mente che sarà arrivato il messaggio del mio passaggio sul telefono di mio padre, oggi corro anche per i miei genitori, corro assieme al diabete e per i diabetici che non possono o non vogliono farlo, oggi corro per la mia ragazza, oggi corro per tutti coloro che vorrebbero ma non ne hanno voglia, oggi corro per me ma sopratutto oggi sono una macchina da guerra, oggi corro e basta. In gara ho integrato come avevo previsto 4 cher pack da 22gr di carboidrati al 6°-15°-24°-32°km, l'ho fatto solo per la glicemia, per tenerla stabile, altrimenti non ne avrei avuto bisogno, ho bevuto ogni tanto, più che bere mi bagnavo le labbra, in totale avrò ingerito al massimo 1/2 litro di acqua. Sono stato un mostro.

Arrivo ai 33km e il sogno comincia a finire, mi sto risvegliando. Le gambe continuano a girare, respiro ancora come dovrei  il passo è sempre quello, o almeno questo dice il Garmin, ma la testa ora inizia a pensare che sono quasi 2 ore e  mezzo che corro. Le macchine da guerra non sono programmate per fermarsi, cerco il modo di uscirne e lo trovo. Mi sono allenato per arrivare alla fine. Ho trovato il mio mantra "mi sono allenato per finirla, mi sono allenato per finirla, mi sono allenato per finirla" e per magia il brusio e gli applausi spariscono, gli incitamenti ed il tifo scompaiono, ora c'è solo il mio mantra e il mio passo. Riesco ad ingannare il mio corpo ancora per qualche chilometro al 37° qualcosa comincia  cedere e il passo cala leggermente. Ma per magia dopo qualche minuto c'è di nuovo collo lungo. Stavolta e lei che mi vede e mi chiama, "SIIIIIII" penso, "TI AMO" penso nuovamente, nuova linfa vitale, nuove endorfine per me, nuove energie, la scarica dura ancora un  paio di chilometri il passo è sempre un po calante ma oramai manca veramente poco. La strada scende leggermente, e mi aiuta a mantenere costante il passo. Al 40° la strada svolta, e tra poco dovremmo tornare a vedere la Porta di Brandeburgo, ce la posso fare devo accelerare, provo a cambiare passo, cerco di ampliare la falcata e la frequenza, è dura ma ci riesco, devo solo far finta che non sia fatica. Nuova svolta a sinistra ed eccola lì: la Brandeburger Tor; agognata, sognata, è arrivata. Allungo ancora il passo, mi sembra di volare, è bellissima e si avvicina ad una velocità inaudita, sempre più grande fino a che ci sono dentro e la attraverso e scompare e me la lascio alle spalle e pensavo che fosse finita qui come in TV ai mondiali e invece no! Ancora i 195mt. Saranno veramente i più duri queste poche centinaia di passi, ma non posso cedere ora, così cerco ancora l'allungo e lo trovo. Ora posso atterrare dopo un volo lungo 3hr 11min e 16sec posso fermarmi e ripensare al mio fantastico viaggio. Danke Berlin.
E' stato il culmine di una storia durata 10 settimane, sapevo di aver fatto il mio dovere quasi fino in fondo e non mi rimaneva che prendermi ciò che mi spettava. Così ho affrontato la gara domenica scorsa, senza un filo di tensione addosso, qualche dubbio c'era ma ho cercato di relegarli negli anfratti della mia mente dove sono rimasti nascosti.

domenica 20 settembre 2009

Real time: 3hr 11min 16sec





rank 2170°
pace 4'31''/km

passaggio ai 21,097km
real time: 1hr 35min 07sec
pace 4'30''/km

E' stata la mia prima vera maratona, corsa per intero dal primo all'ultimo metro. Per ora questo, sarò più prolisso nei prossimi giorni..se siete curiosi continuate a seguirmi su queste pagine.

Berlin Marathon, -2hr dal via!

Ci siamo, tra poco scopriremo la verità, il braccialetto che ho al polso è da 3hr10....ma chi vivrà vedra. In bocca al lupo a me e a tutto il Team Diabete No Limits.

Qui una breve intervista che parla di come io interpreto lo sport ed il diabete.

Per i risultati, non cambiate canale.

Stay tuned..

lunedì 14 settembre 2009

Mezzamaratona di Vico; test a ritmo maratona, un analisi

Ieri in un contesto ambientale che mi ha lasciato veramente a bocca aperta ho svolto un allenamento in grado di dirmi se sono pronto per la maratona di Berlino: 21,097km a ritmo gara. Un percorso non facilissimo a causa dei 3-4 cambi di pendenza ma di sicuro fascino, sia per la bellezza del posto, sia per il silenzio che regnava lungo tutto il tracciato, sia per la quasi assenza di veicoli, tanto che si poteva fare a meno delle forze dell’ordine. Se poi magari invece di un carabiniere ci mettevano un punto o due di ristoro in più era veramente una gara perfetta. 

In compagnia della mia amata e del Presidentissimo di Diabete No Limits dopo l’ennesima levataccia della settimana (6.00!!!), arriviamo sul posto appena in tempo per perfezionare l’iscrizione ed assolutamente in ritardo per salutare il buon vecchio Yogi, già partito per il suo lunghissimo da 26km. Ad attenderci già sul posto troviamo "Gus" Augusto altro mellito: runner che farà il test assieme al presidentissimo al mirabile passo di 4'12'' al km...

Con Yogi in ogni caso ci siamo visti dopo la gara, mi stavo cambiando alla macchina quando un “Aleeee” un po’ trafelato mi avverte del suo arrivo al traguardo. Dopo pochi minuti ci ritroviamo e ci salutiamo con piacere, l’ho trovato veramente in forma, dimagrito e pimpante, se continua così ad Amsterdam dirà la sua.

Le condizioni ambientali erano l’ideale, leggermente nuvoloso, fresco e bassa umidità si correva che era un piacere, e così è stato. Sin dall’inizio ho impostato un ritmo costante, ho cercato di correre il più sciolto possibile ed a un ritmo facile, in equilibrio respiratorio, cercando di dimenticare che avevo il pettorale. Non è stato facile ricacciare dentro di me l’istinto agonista e lasciarmi sorpassare ma alla fine la testa ha sempre prevalso sul cuore ad eccezione degli ultimi 2km dove mi sono vendicato di tanti di quelli che mi avevano passato in precedenza.

Questo test ha segnato la fine della preparazione per la maratona di Berlino; a questa prova era preceduto un test identico, sempre 21km a ritmo maratona, svolto ad inizio della preparazione, 8 settimane fa, il 19 luglio. Allora le condizioni ambientali erano difficili, corsi a Saluzzo (CN) con 28°C alla partenza e 32°C all’arrivo, il percorso era assolutamente piatto. Al contrario di ieri le sensazioni provate in corsa furono opposte. Ieri facilità e scioltezza, il 19 luglio concentrazione e fatica. Nella tabella un confronto tra le due prove. 

Nella prova svolta ieri si nota come il passo delle singole frazioni in relazione al passo medio dell'intero allenamento sia costante, c'è semmai una leggera progressione negli ultimi 6 km anche non prendendo in considerazione l'ultimo km. Le oscillazioni rispetto al ritmo medio non sono mai sopra o sotto i 5 secondi, la media finale ottenuta è stata 4'30'' al km, leggermente sopra a quella che dovrebbe essere il ritmo maratona sul quale ho impostato l'intera preparazione. Considerando l'effettiva sensazione di freschezza che sentivo a fine test posso dire che almeno sulla carta Alessandro Grippo le 3 ore e 15 minuti alla Maratona di Berlino ce le ha. Provare a farla più forte, 3-4 sec al km........vedremo. Ci vediamo a Berlino. Buone corse a tutti.
Stay tuned.

mercoledì 9 settembre 2009

Ultimo allenamento intensivo prima della maratona di Berlino

Ieri è stata veramente l'ultima "faticata" ora c'è solo scarico completo fino al 20 settembre. Torno alle 19.00 dal lavoro mi cambio, switch on my Forerunner and go! Un bel progressivo di 13km così composto: 2km di fondo lento, 6km a ritmo maratona, 5km di fondo medio (anche più veloce del fondo medio).  Son partito da casa in canottiera e con il sole che stava iniziando a scendere dietro le colline, incredibilmente avevo freddo, non stavo morendo assiderato ma era pur sempre fresco, probabilmente abituato a stare a 30°C minimo,  con 19°C mi pareva di essere al polo. Per la verità fatti i primi 400-500mt quell'aria frizzante sulle braccia non era una sensazione così spiacevole. I primi 2km li ho ingollati in un attimo, le gambe giravano molto bene. I passaggi successivi fatti a ritmo maratona mi venivano facili, anzi ogni volta ero costretto a cercar di rallentare, considerando anche i saliscendi del percorso devo ammettere che stavo proprio bene. L'apoteosi del divertimento è stata quando ho accellerato per fare gli ultimi 5km di fondo medio, il primo km è venuto senza che me ne accorgessi, dal secondo ho iniziato una progressione inarrestabile, ho corso 4km ad una velocità maggiore di quella tenuta nelle ripetute 10x1000 della settimana scorsa, correvo con una scioltezza incredibile. Ero praticamente privo di affanno, in equilibrio respiratorio. La mia falcata era ampissima, almeno 30cm più del solito e quando me ne sono accorto ci ho preso gusto e pompavo sulle caviglie per ampliarla ancora di più. Ho chiuso l'allenamento a 4'24'' al km di media. Questi i passaggi:
4'49'' - 4'41'' - 4'38'' - 4'36'' - 4'32'' - 4'30'' - 4'36'' -4'36'' - 4'18'' - 4'10'' - 3'54'' - 4'01'' - 3'48''

Ieri sera sul fare del buio hanno visto una gazzella scorrazzare leggera per Arezzo, era sul giornale stamani, mi sa che hanno sbagliato, non era una gazzella ero io in allenamento.

Che montato che sono, neanche avessi corso a 3'00'' al km, d'altronde l'importante è esser convinti! Non cambiate canale, ci vediamo dopo la pubblicità.

venerdì 4 settembre 2009

Ci siamo quasi, ora mi rimane solo un dubbio.

Fra tribolazioni, fatiche gioie e dolori mi avvicino sempre di più alla Maratona di Berlino. Anche agosto me lo sono lasciato alle spalle con la bellezza di 344km corsi ad un passo medio di 4'43'', assolutamente il più alto chilometraggio mensile ed il più alto passo medio che abbia mai fatto da quando corro. Solo 10 allenamenti mi separano da Berlino ed allora scoprirò che tempo mi sarà concesso di fare.
Ormai quel che è fatto è fatto, solo un dubbio mi rimane ancora: cosa fare questa domenica, originariamente la tabella prevedeva 35km, in seconda battuta avevo optato per fare 30km, molti mi consigliano di fare al massimo 25km, l'anno scorso quando preparai la Maratona di Firenze feci 21km....chissà se qualcuno di voi sa darmi il consiglio giusto.
Per rendervi conto di quello che alla fine è stato il programma di allenamento che ho effettivamente seguito eccovi qua sotto la tabellina. I fondi lenti li ho corsi tutti tra i 4'40'' ed i 4'50'', l'ultimo lunghissimo da 36km l'ho corso a 4'40'' di media, il precedente da 32km a 4'44''.


venerdì 28 agosto 2009

Un'altro paio di scarpe è andato!




Anche questo paio di Nike Pegasus l'ho fatto fuori, degne compagne degli ultimi 4 mesi di allenamento. Erano il quarto paio di Pegasus consecutivo che compravo, forse è stato il paio a cui ho tirato di più il collo, le ultime tre-quattro uscite fatte (colpa probabilmente anche del caldo e della stanchezza accumulata) mi pareva di correre con i piedi in due palloni. E non è detto che presto arriverà un quinto paio di Pegasus ma non ancora... Per la maratona di Berlino ci voleva qualcosa di speciale, così raccogliendo consigli in giro ho fatto un vero e proprio investimento. Ascoltando per una volta gli altri invece che la mia testa ho deciso di correre la Berlin Marathon con una A3 invece che con una A2 al contario di quello che feci alla Maratona di Firenze. Così mercoledi ho comprato nientepocodimenoche, per la modica cifra di 140 eurazzi (mai speso più di 70euro per le Pegasus, prendevo sempre il modello vecchio) le SAUCONY PROGRID TRIUMPH 6. Ieri sera trepidante e ansioso, sono uscito per la prima volta con le nuove rombanti scarpette per un bel FARTLEK collinare di 20km con gli utlimi 7km in progressione. Complice la temperatura inferiore ai 30°C per la prima volta da 2 mesi a questa parte è venuto fuori un gran bell'allenamento che mi ha fatto uscire da una spirale di allenamenti di m...a fatti negli ultimi 10 giorni in cui ho accusato la stanchezza di 3 settimane di allenamenti intensi. Ho finito i 20km a 4'36'' di media con gli ultimi 7km a 4'10'' e l'ultimo a 4' e spiccioli. 

Le scarpette: nulla da dire ineccepibili, comodissime, reattive, unico fastidio avvertito una sensazione di surriscaldamento sotto all'avampiede, probabilmente era dovuto all'alta velocità di corsa tenuta ; P

Per concludere ad agosto per ora sono a 292km a 4'43'' di media, quindi se tutto procede come deve questo mese passo i 300km di corsa. 

Per ora è tutto, buone corse a tutti.

venerdì 7 agosto 2009

Con questi numeri dove vado?


Un breve riepilogo delle mie ultime due settimane di corsa nella speranza che mettendo nero su bianco i dati mi si schiariscano le idee.

20-21-22-23-24 luglio nessun allenamento per trattare un piccolo infortunio muscolare che mi tiravo dietro da due settimane

25/07 15km a 4'29'' di media corso uniforme

26/07 21km a 4'46'' di media primi 15km a 4'55'' circa, ultimi 6km a 4'35'' circa

27/07 10x100mt sprint in salita a 3'50'' di media + 2km a 4'02'' + 1km a 4'34''

28/07 12km primi 4km a 4'55'' ultimi 8km a 4'20'' circa

30/07 15km a 4'44'' di media corso uniforme

31/07 ripe 8x1000 rec 3' questi i passaggi 3'43''-3'50''-3'46''-3'51''-3'53''-4'00''-3'57''-3'51'' recuperi tra 4'50''e 5'10''

01/08 8km a 4'50'' di media

02/08 28km a 4'53'' di media primi 10km a 4'55'', secondi 10km a 4'32'', ultimi a 4'25'' circa, ho bucato solo il 25° che ho corso a 9'10'' per una paurosa crisi idrica risolta scavalcando un cancello per bere ad una fonte, ed al 27° corso a 6'47'' causa piccola ipoglicemia per aver integrato zuccheri qualche km in ritardo

03/08 12x100mt sprint in salita a 4'00'' di media + 2km a 4'10'' + 1km a 4'42''

04/08 12km primi 2km a 4'55'' secondi 9km a 4'15'' ultimo km a 3'56''

06/08 test di BAS in pista 3000 in 11'11'' passaggi costanti ai 200 in 44''-45'' + 35' a 5'40'' + 2000 in 7'37'' passaggi costanti ai 200 in 45''-46''

07/08 ripe 10x1000 rec 3' questi i passaggi 3'52''-3'47''-3'51''-3'53''-3'49''-3'47''-3'54''-3'56''-3'59''-3'46'' recuperi tra 4'50''e 5'05'' (quando ho finito il GARMIN segnava 36°)

Fisicamente sto bene e non sono stanchissimo, in genere nei giorni di riposo riesco a recuperare bene, il peso è più o meno stabile tra i 66,5kg e i 67,5kg; la testa c'è, ogni tanto faccio qualche cazzata, tipo partire senz'acqua domenica scorsa per fare 28km, ma li non è questione di forma fisica. Faccio streching tutti i giorni a fine allenamento, di più non saprei cosa fare di meno sicuramente.

L'unica cosa sicura è che la tabella di allenamento per la maratona di Berlino è tosta, finchè sarò in ferie bene o male riuscirò ad allenarmi senza problemi ma dal 24 agosto che rientro a lavorare sarà la stessa cosa?

Per chi fosse interessato a seguire più in dettaglio i miei allenamenti a questo link trovate i dati scaricati dal GARMIN salvati su GARMIN CONNECT.

Ora che ho dato i numeri le cose son due o mi chiarisco un po' le idee o vado a giocare al superenalotto.

Con la speranza di chiarirmi le idee continuo a correre!

P.s. accetterò di buon grado qualsiasi consiglio. Anche perchè a questo punto brancolo nel buio.

mercoledì 5 agosto 2009

Luglio, il caldo, la corsa e me.




Dopo questa lunga assenza dal blog torno in punta di piedi con il riepilogo del mese di luglio da poco concluso. E' stato un mese denso, tra km percorsi, impegni di lavoro, nuove amicizie, esperienze fatte. E' stato un mese durante il quale di sicuro non mi sono risparmiato.
Combattendo giornalmente con il caldo sono riuscito comunque a percorrere la bellezza di 249km ad un passo medio di 4'43'' al km, c'è da che essere soddisfatto per un pivello come me. Ma da qui alla Berlin Marathon la strada è ancora tanta. La cosa che più mi da soddisfazione è l'avere scoperto di avere delle capacità di recupero non indifferenti, più volte mi sono ritrovato a correre per 4 giorni consecutivi ed arrivare all'ultimo giorno della serie in condizioni di decente freschezza. Durante il campo di Saluzzo oltre ad essermi allenato per 4 giorni consecutivi, il venerdì abbiamo fatto un bigiornaliero, totalizzando 5 allenamenti in 4 giorni per un totale di 67km, con l'ultimo allenamento della domenica costituito da un TEST sui 21km a ritmo maratona chiuso in 4'37'' al km. Gare non ne ho fatte nessuna, ma ormai dovreste aver imparato a conoscermi e sapete che io sono per la filosofia del poche ma buone, difficilmente inserirò gare fuori dal programma che ho già divulgato ai blogtrotters.



Un'esperienza da raccontare è stata quella fatta a Saluzzo, quattro giornate in cui mi sono sentito un'atleta professionista (genetica esclusa), ho vissuto in funzione della corsa con persone che erano la con me con la mia stessa passione. Quattro giornate per diabetici in cui il diabete c'era ma non si vedeva, ne abbiamo parlato ci siamo confrontati, abbiamo imparato cose nuove ma non eravamo la come vittime di una malattia, piuttosto eravamo là come testimoni di un modo strano di affrontare una patologia. Sapere che c'è, consapevoli che deve essere parte della tua vita, ma sicuri che non deve essere una scusa per rinunciare a vivere, va gestita, affrontata, conosciuta ed allora sarà come farsi la barba la mattina nessuno di noi può esimersi dal farlo (ad eccezione di yogi! ;) ) ma non ho mai sentito nessuno che si lamenta della cosa. Il bello è che questo concetto, questo modo di pensare comune non ci è stato inculcato da qualche luminare li presente, era un vissuto comune condiviso da tutti noi che eravamo là, un mormorio di sottofondo che è diventato un grido di vittoria.
Oltre che ad autogasarci a Saluzzo abbiamo avuto l'onore di essere seguiti per 4 giorni da un preparatore atletico serio, non un cazzone qualunque bensì uno che durante la sua vita non ha fatto altro che far correre atleti, il prof. Antonio Dotti, preparatore atletico di mezzofondo della nazionale. Questo sant'uomo che ci ha sopportato tutti, ha un po' scozzato le carte di quelle che erano le nostre conoscenze in fatto di allenamento, e se proprio vogliamo essere sinceri mi sembrava di sentire molti concetti che ultimamente erano stati espressi da Ugo sul blog di Mathias. Ho fatto un breve resoconto dei concetti espressi da Dotti che se avete voglia di leggere troverete sul sito di DNL a questo link. Da questi nuovi concetti appresi ne sono uscito con un nuova tabella di preparazione per la maratona di Berlino, un programma che in 8 settimane mi dovrebbe portare ad avere un miglioramento delle mie carenze specifiche, badate bene il programma non lo ha fatto Dotti per noi ma ognuno di noi è stato libero di interpretare le sue parole, crearsi un programma e sottoporlo alla sua analisi ed al suo giudizio a volte anche piuttosto pesante.
Dotti odiava sentir parlare di ritmi a cui correre le varie tipologie di allenamento, diceva che il ritmo giusto lo dobbiamo sentire dentro di noi, il ritmo corretto a cui fare delle ripetute ad esempio è quello che ti permette di finire a pelo l'ultima ripetuta senza aver mai ceduto in quelle precedenti. Diceva: -Non dovete chiudervi le ali, se quel giorno potete correre a 4' al km perchè non farlo se ve la sentite; solo perchè ve lo dice una tabella.-.
Altro concetto che mi ha un po' spiazzato è stato quello relativo ai microcicli di scarico, per noi amatori che ci alleniamo 4 o 5 volte alla settimana, non ha senso inserire settimane di scarico, i giorni di riposo infrasettimanale sono più che sufficienti per recuperare a pieno, e se non lo sono probabilmente non ci stiamo allenando nel modo giusto. La tabella deve gradatamente portarci attraverso una crescita qualitativa e quantitativa dei carichi al nostro obiettivo (gara), solo dopo la gara a senso inserire una fase di recupero.
Vedendomi correre Dotti ha valutato la mia corsa come priva di forza, ho ottenuto una discreta soglia anaerobica dal risultato del test di BAS fatto in pista (14,5km/hr); il punto negativo è che l'ho ottenuta facendo girare le gambe come un pazzo con una falcata ridicola per la mia altezza di 1,84mt. Mi ha consigliato quindi di lavorare molto su esercizi di forza a carattere specifico ( ripetute e sprint in salita) curando l'ampiezza della falcata piuttosto che la velocità di esecuzione. Da questo e da altre valutazioni fatte assieme mi sono ricavato una nuova tabella di preparazione per la maratona di Berlino che mi dovrebbe portare al traguardo nel migliore dei modi. Il programma di allenamento si sviluppa in 8 settimane e non prevede chilometraggi settimanali eneormi anche perchè sono convinto che per me salire sopra gli 85km settimanali per ora è pericoloso.



La settimana immediatamente successiva al campo di preparazione sono stato fermo per 5 giorni. Mi portavo dietro da un paio di settimane una piccola infiammazione al tibiale e così ne ho approfittato per sistemare la cosa con qualche massaggio ed un paio di sedute di tecar e tanto ghiaccio. L'emergenza sembra essere rientrata ed ora mi sto allenando di nuovo a tutta, la settimana passata sono andato a correr per 6 volte (80km) una seduta in più del previsto ed ancora non ero in ferie, dovrò sforzarmi di rispettare il programma questa settimana che sono in ferie altrimenti rischio di strafare.
Per la cronaca a Berlino ci vado con l'associazione Diabete No Limits, e dei 6 che siamo a correre (tutti DM1) 2 vorrebbero scendere sotto le 3hr, ed uno ha già un personale di 2hr e 54min, io per ora mi tengo l'obiettivo che mi ero già prefisso, 3hr e 15min anche perchè devo arrivare in fondo assolutamente sotto le 3hr e 20min sennò niente regalo che ho deciso di farmi!
Per oggi è tutto, buone corse a tutti.
Stay tuned.

mercoledì 1 luglio 2009

Bilancio di giugno positivo, ma Berlino è ancora lontana!

Giugno è giunto al termine, si chiude con 221km fatti a 4'29'' al km di media. Considerando la settimana di completo riposo dopo la Scalata al Castello direi che ho esagerato un pò con il carico quantitativo. Il primo semestre è andato alla grande, ho messo giù tra febbraio e giugno 855km (221 km giugno - 222 km maggio - 213 km aprile - 199 km febbraio-marzo), ho stabilito il mio personale sui 10km, ho corso una maratona sotto tono ma che non doveva servire a nient'altro che a riprender fiducia, last but not least mi sono divertito a correre.
Berlino è ancora lontana, dovrò correre ancora 900km per arrivarci, ci sono ancora 3 mesi, di cui uno è agosto che mi impensierisce non poco per il caldo che mi toglierà la voglia di correre. Da qui a Berlino ci sarà in mezzo un'appuntamento che attendo con ansia: il CHANGING DIABETES MELLITO MARATHON RUNNING CAMP a cui parteciperò dal 16 al 19 di luglio (qua sotto la locandina).


E' un campo di preparazione teorico pratico per distanze dalla mezza allla maratona per podisti con diabete. Si svolgera al centro federale di marcia a Saluzzo, al camp saranno presenti diabetologi e nutrizionisti che ci aiuteranno a capire i metodi di allenamento, l'alimentazione, e la gestione del diabete per noi diabetici che pratichiamo sport, e preparatori atletici quali i fratelli Da Milano ed il prof. Antonio Dotti (preparatore federale di maratona). 
Quest'estate non ho messo in programma nessuna gara, mi concentrerò esclusivamente a cercare di allenarmi per bene e seguire a puntino la tebella per Berlino (la rima baciata, sò troppo forte).

Dopo Berlino ho già in mente gli ultimi appuntamenti del 2009: 

  • il 25 ottobre gioco in casa e vorrei provare a stabilire il nuovo personale sulla mezzamaratona ad Arezzo
  • l' 8 novembre sarò a Civitavecchia dove oltre ad un prevedibile Blogpoint ci sarà una sorta di campionato non competitivo per diabetici MELLITO:RUN 2009
  • il 29 novembre sarò a Firenze per il blogpoint e per la maratona che correrò da non competitivo senza necessariamente finirla
Per gli amanti dei dati vi allego il mio diario podistico-metabolico di giugno, così vi divertite a giocare i numeri al lotto. In caso buona fortuna.



Tra tante parole anche qualche fatto, stamani sveglia puntata alle 5.00 e via al lavoro di corsa, 15km a 4'38'' di media su percorso con saliscendi.

Buone corse.....stay tuned.

domenica 14 giugno 2009

Programma di preparazione alla maratona, si parte!

Prima settimana di avvicinamento a Berlino conclusa positivamente.

La prima cosa da segnalare è la presenza di un nuovo compagno di corse: il mio Forerunner205, un’oggettino fantastico dal quale, ora che l’ho provato, sarà veramente difficile separarsi, ancora devo svisceralo ben bene per scoprire tutte le funzioni e itrucchetti d’uso ma sono già a buon punto. L’unica carenza vera che ho riscontrato è la mancanza di uno SportTrack in versione per Mac (possiedo un’Ibook).

Stamani un bellissimo lunghissimo di 22km in compagnia, avrei dovuto fare solo 15km ma dato che il ritmo di corsa del mio amico era 5-10 secondi al km più lento del mio ho fatto l’intero percorso. Anche se ieri sera sono andato a letto un pò appesantito e stamani mi sia svegliato ancora rintronato e nonostante il gran caldo, alle 11.30 quando abbiamo concluso l’allenamento il termometro segnava 35°C! ho corso con delle sensazioni fantastiche. Merito probabilmente anche del ritmo di corsa agevole per me ed anche del percorso nuovo che abbiamo fatto (grazie Davide di avermi fatto scoprire quel nuovo giro, mi è piaciuto veramente tanto). Oggi ho provato a correre portando sulla schiena il CamelBack che utilizzavo quando facevo mountain bike e devo dire che non da affatto fastidio, è comodo e utile anche per portare gel, chiavi oltre che 1 litro e mezzo di acqua. Problema idratazione durante i lunghissimi di agosto risolto!

La settimana si è conclusa con 63km totali, corsi ad un ritmo medio di 4’48’’ al km.

Lunedi
12,5km a 4’43’’

Martedi
4km a 4’43’’
2km a 3’53’’

Giovedi
15km a 4’37’’ (sono andato a lavoro di corsa e sono ritornato in treno, fantastico, unico svantaggio la levataccia alle 5.00)

Venerdi
6,5km a 4’42’’
8x100mt allunghi in salita a 3’35’’

Domenica
22km a 5’07’’


Stay tuned.

sabato 4 aprile 2009

Cronaca della mia prima maratona da diabetico Roma 2009


E’ nato tutto per scherzo, non ero nemmeno iscritto, dovevo fare solo l’accompagnatore di un’amico che aveva iniziato a correre a causa (merito) mio e che doveva fare la sua prima maratona. Secondo i miei piani avrei dovuto accompagnarlo fino al 20°km massimo al 25°km non oltre e invece..

Arrivo a Roma il sabato mattina ho prenotato in un ostello in zona Ottaviano con vista sulle mura vaticane, molto economico. Subito dopo aver posato lo zaino mi raccoglie Davide, il mio amico, che dorme a casa della sua ragazza che è di Roma e ci ospiterà per il pranzo. L’ottimo pranzo non è di sicuro il massimo per un diabetico ma non si può certo rinunciare ad un buonissimo risotto di pesce in doppia porzione a delle squisite seppie ripiene e non ultimo ad un gelato artigianale, tant’è che la glicemia a fine pasto schizza a 228 mg/dl subito prima di farmi 4 unità di Apidra. Il pomeriggio andiamo al Marathon expo e poi ci diamo appuntamento per il mattino successivo alle 7.30 alla stazione Termini. Dopo una bella doccia esco per cercare un ristorantino per cena, la glicemia è 75mg/dl prima di sedermi a tavola e fare un mini carico glicidico costituito da bruschette mozzarella pomodorini e acciughe, tonnarelli cacio e pepe, pizza marinara e spararmi 5 unità di Apidra, torno in ostello ed alle 23.21 la glicemia è 78mg/dl (ancora non sapevo di essere in luna di miele ed avevo esagerato con le unità di insulina rapida) mangio una barretta di Enervit pari a circa 38gr di cho e poi mi metto a letto. Passo la notte quasi completamente insonne a causa un po’ del casino in ostello ed un po’ della tensione pre maratona ne approfitto quindi per un controllo notturno della glicemia verso le 2.00 della notte e trovo 142 mg/dl. Verso le 3 riesco ad addormentarmi. Ore 6.30 sveglia, vestizione e controllo glicemico, risultato del controllo 144 mg/dl. Colazione con barretta energetica da 45gr di carboidrati e 2 unità di Apidra e acqua a volontà. Alle 7.22 controllo di nuovo la glicemia che è 99 mg/dl quindi mangio una barretta Enervit da 38gr di cho e raggiungo Davide. Insieme andiamo verso la partenza un po’ infreddoliti ma abbastanza tranquilli. Alcuni minuti prima della partenza misuro ancora la glicemia che è 172 mg/dl. Ora non resta che aspettare lo sparo. Ore 9.00 spaccate con un'insolita precisione romana partiamo. Sento subito che al ritmo dei pace maker delle 4hr che abbiamo deciso di seguire (5'40'' al km) la gamba gira molto facile, sin da subito Roma la città eterna ti aiuta a non sentir nessuna fatica, neanche ti accorgi che stai correndo, sembra di essere in gita, poi andiamo veramente piano, potrei mettermi a cantare. Il vento c'è ma siamo talmente tanti che neanche ce ne accorgiamo, solo in alcuni tratti infastidisce appena. Il sole splende che è un piacere e corrergli incontro mi da una gioia immensa. Ho programmato prima di partire di assumere una bustina di gel ogni mezz'ora circa, porto dietro nella maglia 6 bustine di gel e mezza barretta Enervit, inoltre mi sono portato dietro anche il glucometro. Passati i primi 35 minuti di corsa mangio la mezza barretta e ci bevo dietro un bel pò di acqua. Proseguo poi seguendo il piano che mi ero fatto alla partenza ed ogni 30 minuti faccio fuori una bustina di gel arrivo cosi ai primi 17km e decido di misurarmi la glicemia, nemmeno mi fermo e mentre corro dopo essermi lavato le mani con un pò d'acqua ad un ristoro tiro fuori il contenitore con il necessario. Prima inserisco la striscia nel glucometro, poi mi buco con il pungidito asciugo sul palmo la prima goccia, strizzo un pò il dito per avere un'altro pò di sangue quindi mi fermo un secondo per caricare la striscia reattiva con il sangue, questo correndo non credo proprio che mi sarebbe riuscito farlo, riparto immediatamente e aspetto il risultato del test in corsa. 71mg/dl 1 ora e 50 minuti circa di corsa, non male, proseguo come da programma. Mi giro ogni tanto verso Davide, gli chiedo come sta e risponde che comincia ad avere mal di gambe, cerco di fargli forza e gli dico che è normale, anche io ho mal di gambe ma in maratona bisogna un po’ anche soffrire, l’emozione di una gara lunga 42km è un po’ anche quella. Andiamo avanti molto regolari spinti anche dai pace maker che non perdono occasione per urlare ed esaltare un po’ tutti, sembrano più dei vocalist che dei runner, a me onestamente danno anche un po’ fastidio abituato come sono a correre da solo ascoltando solo il mio respiro ed i miei passi. Sono quasi ipnotizzato da questo ritmo che stiamo tenendo, non faccio minimamente fatica, i chilometri scorrono rapidi. Continuo a tenere d’occhio il cronometro e sempre ogni 30-35 minuti circa prendo una bustina di gel, bevendo poca acqua ad ogni ristoro. Intorno ai 25km Davide inizia a dire che non ce la fa più ad andare avanti, rallentiamo un po’, cerco di stargli avanti e fargli coraggio e per un po’ ci riesco e lui continua a correre. Intorno ai 30km mi giro e lui non è più dietro di me, lo cerco con lo sguardo e con qualche difficoltà lo trovo qualche decina di metri più indietro che rallenta vistosamente, lo aspetto e poi ci fermiamo per fare un po’ di streching per cercare poi di ripartire, pochi minuti dopo riproviamo a correre, ma non ci sono storie oggi non ce la fa ad andare avanti camminiamo per dei tratti poi riproviamo a correre fino a che mi dice di andare avanti da solo che lui si ferma. Non sente storie, le mie parole di convincimento sono vane e non insisto più di tanto. Si toglie il pettorale e me lo passa. Ok lo porto io il pettorale al traguardo anche se non dovevo nemmeno arrivare fino a qui. Siamo al 31km misuro la glicemia sempre mentre corro e trovo 52mg/dl, un po’ bassina, prendo una bustina di gel ed al ristoro successivo 3 zollette di zucchero e via di nuovo al galoppo. I pace maker delle 4 ore mi sono avanti di 4-5 minuti, il tempo che ho perso quando ci siamo fermati, li riprenderò. Volo alternando un km a 4’ e 45’’ ed uno a 5’40’’ e vado avanti cosi fino al 39°esimo km. Al 37°esimo km durante una frazione a 5’ e 40’’ testo di nuovo la glicemia, 79mg/dl, alla grande. Al 40°esimo accuso pesantemente tutti gli ultimi km veloci ma fortunatamente vedo a poche centinaia di metri i palloncini dei pace maker che mi danno la carica, ogni 300-400mt faccio qualche passo e poi riprendo a correre e cosi facendo arrivo ai 41 km. Qui l’adrenalina si fa sentire e la fatica scompare, rigido come un palo di legno ma veloce come un leopardo corro verso la fine di questa stupenda maratona e arrivo sotto lo striscione del traguardo a pochi secondi dai pace maker delle 4 ore, missione compiuta, o quasi. Tempo finale 4 ore 0 minuti 35 secondi, real time 3 ore 59 minuti e una manciata di secondi.

Alcune domande mi sono sorte a posteriori. Quanto ha influito il fatto di avere il diabete sulla mia corsa? La risposta è, per niente. Durante tutta la gara gli unici momenti in cui mi sono ricordato di avere il diabete è stato quando mi sono misurato la glicemia. Questa è chiaramente un’attenzione che chiunque abbia il diabete non può non avere. Il calo della glicemia durante la pratica di un’attività fisica in soggetti in trattamento insulinico è da tenere in debita considerazione, ma non causa alcun tipo di problema gestendo le integrazioni glucidiche con attenzione e cercando di monitorare la glicemia, attività fattibilissima in quasi ogni situazione grazie agli strumenti di misura oggi a disposizione.

Analizzando il risultato cronometrico ottenuto a Roma, considerando che non ho eseguito alcun tipo di preparazione per portare a termine Roma in 4 ore dato che provenivo da un periodo di stop di due mesi con ripresa degli allenamenti l’8 febbraio a poco meno di un mese dalla diagnosi del diabete con appena 157 km corsi tutti a ritmo del mio fondo lento e confrontando il mio personale sulla maratona (3ore 26minuti) ottenuto a Firenze il 30 novembre 2008, si capisce come il diabete non influisca in alcun modo sulle qualità atletiche di un soggetto, questo chiaramente se il quadro metabolico è ben compensato.

Un altro quesito che mi sono posto è; Quanto l’attività fisica che ho ripreso a praticare non appena stabilizzato il quadro metabolico dopo la diagnosi del diabete influisce sul diabete stesso? La risposta è: tantissimo, naturalmente in positivo. La pratica sportiva mi ha ridato fiducia consentendomi di superare lo sconforto dei primi tempi dopo la scoperta del mio diabete, mi consente di gestire molto meglio la glicemia riducendo notevolmente i dosaggi di insulina se non azzerandoli completamente ai pasti immediatamente precedenti o subito successivi alla pratica dell’attività.

martedì 31 marzo 2009

La mia Maratona di Roma 2009






Che dire sono proprio fotogenico! L'importante è esser convinti. Notare il pettorale tutto torto attaccato mentre correvo tra il 35 ed il 38 km stampando 3 passaggi a 4 min e 40 sec al km per recuperare i 4 min che mi separavano dai pace maker delle 4 ore persi per convincere il mio degno compare di battaglie a non gettare la spugna. Salvo poi scoppiare tra il 39 ed il 41 km  dove ho dovuto rallentare ed anche camminare in alcuni tratti.

martedì 2 dicembre 2008

E' stato indimenticabile! Grazie Firenze.

Intanto mi scuso per la lunga assenza dal web ma non ho ancora la connessione ad internet da casa e quindi da venerdi(ferie) a lunedi(ferie) niente aggiornamenti sul blog. Domenica l'unico dei blogtrotters che sono riuscito a riconoscere è stato Alvin ma da lontano e quindi non mi sono presentato, ero già in gabbia e lui era fuori con su una tuta bianca da carrozziere. 

Alla partenza ero rincoglionito, mi pioveva addosso e non me ne accorgevo neanche, non riuscivo a giudicare niente, le persone che avevo intorno, l'acqua che copiosa cadeva dal cielo, le raffiche di vento, il freddino che piano piano cominciava a superare gli strati di vestiti, ero li che aspettavo la partenza.  Al via ho iniziato a correre in modo naturale ed ho capito subito che andava bene così, era il giusto ritmo (o quasi...come vedrete), la prima salitella e poi i km di discesa me li sono mangiati in un boccone solo, i primi 5 km a 4'45'' bene cosi ho pensato, il primo km c'era la salita e l'intruppamento iniziale un pò più lento, gli altri in discesa forse un pò forte ma non troppo. Credevo che la pioggia sarebbe stata molto più fastidiosa in corsa invece no, se non fosse stato per le scarpe che erano bagnate e per le vesciche che mi sono venute per aver corso con i piedi bagnati. Proseguo guardandomi intorno per cercare qualcuno con cui condividere il passo, prima una ragazza che sembrava andar molto regolare, decidendo poi stoltamente di lasciar perdere perche andava troppo piano per i miei gusti salvo poi vederla trottare davanti a me intorno al 36°km (ha finito 30 sec prima di me), verso il 15°km mi aggancio ad un ragazzo che andava a 4'45'' spaccati, lo seguo fino al 30° km poi lui rallenta un pò ed io continuo a quel passo (mi risorpasserà pochi minuti dopo e chiudera la maratona in 3hr 22min) .
Tutto bene fino all'ingresso al parco delle cascine, li inizio ad avvertire un leggero rallentamento ed il ritmo di corsa scende a 4'50, poi 4'59'', 5'08'', 5'09''; i quadricipiti non me li sentivo più, mi sono fermato ed ho iniziato a camminare, ho camminato 300-400mt poi ho fatto un pò di streching sosta tecnico idraulica ed ho provato a ripartire. Ora andava molto meglio. Risultato 36°km chiuso in 7'57''. Mi metto a seguire un gruppetto che andava intorno a 5'10'' e finisco il 37°km, con lui mi lascio alle spalle anche le Cascine e come direbbe Dante "quindi uscimmo a riveder le stelle". Complice sicuramente anche il pubblico che si faceva sentire le gambe hanno ricominciato a girare molto meglio tant'è che chiudo gli ultimi 5,2km ad un passo medio di 4'54'' con l'ultimo km in 4'42''.

Emozioni provate: tante, un paio di volte non so perchè durante la gara mi sono anche commosso e mi sono sentito un gran magone in gola; un pò di amarezza quando mi sono fermato al 36°km anche se ero consapevole che sarei ripartito e che stavo facendo solo una sosta tecnica e nulla di più; la pelle d'oca quando sono passato in piazza del Duomo tra le ali di pubblico e ti incitavano tutti; il senso di fratellanza con tutti quei 9000 che erano li, il più veloce ed il più lento; l'impressione che ho avuto per i primi 30km di poter correre all'infinito a quel modo, rammarico per la consapevolezza che avevo quando stavo rallentando che se mi fossi gestito appena un pò meglio avrei finito almeno 2-3 minuti prima; e tanti altri pensieri passati per la testa mentre corri che solo chi ha corso la maratona puo capire. Ho scoperto l'intimità che può darti la maratona, come può aiutarti a guardarti dentro e scoprire cose di te che non avresti mai pensato.
Ora non rimane che programmare la prossima: non prima di un'anno da oggi, prima voglio velocizzarmi sulle distanze più brevi.

Dettagli tecnici:

Pettorale 8532
Tempo netto 3hr 26min 06sec
Real time 3hr 25min 38sec
Passo medio 4min 52sec al km
Integrazioni in gara 4 bustine di maltodestrine per un totale 352kcal
Video gara (sono quello con canottiera nera o gilet arancione e cappellino nero)

Commento tecnico: in complesso credo di aver svolto una buona gara anche se ho sbagliato il ritmo nella prima parte e sono andato almeno 5sec al km più veloce durante i primi 30km. Positivo il fatto che nonostante il ritmo esagerato per le mie possibilità non sono andato in crisi energetica, energie ne avevo più che sufficienti per andare anche più veloce, ho sofferto invece molto dal punto di vista muscolare. 

Ringraziamenti: a Firenze alla sua gente ed all'organizzazione della maratona, al mio amico Marco (il Benza) che mi ha fornito uno splendido completino ASICS sponsorizzato dal suo negozio di articoli sportivi "Olympia sport" di Arezzo, a tutti i blogtrotters che hanno sopportato e condiviso i miei deliri da podista incompreso durante la lunga preparazione alla maratona, a tutti coloro che hanno creduto in me, a me stesso che mi sono portato in fondo ad un sogno lungo 42,195km.

giovedì 27 novembre 2008

Ultimo post prima della maratona

A tutti quelli che parteciperanno alla maratona a Firenze un grosso in bocca al lupo, (me compreso)......crepi il lupo.



Ci vediamo la, ah dimenticavo buon carico glicidico a tutti.

mercoledì 26 novembre 2008

Sondaggio abbigliamento ad uso dei novizi della maratona.


Premetto che aspettandomi di trovare una fredda giornata quasi invernale avevo deciso di correre con il seguente abbigliamento: maglia a manica lunga aderente Diadora hiden power, canottiera sopra la maglia, pantaloncino classico, guanti ed eventualmente fascia. Le recenti consultazioni del meteo mi stanno tuttavia rovinando tutti i piani; non è che se malauguratamente dovesse esserci come sembra pioggia ed una temperatura intorno ai 10-11°C con umidita 75-80% , quello che ho scelto può essere l'abbigliamento sbagliato?

1) Quale sarà il vostro abbigliamento per domenica?

2) Come vi comportate in caso di pioggia?, cappellino o altro.

venerdì 21 novembre 2008

Ormai quel che è fatto è fatto, bisogna solo riposare

Siamo arrivati alla fine di questa lunga preparazione, martedi ho corso l'ulitma seduta di ripetute (3x5000mt a RG-10'') ed ora devo fare solo corsette.  Ieri per entrare in clima di rilassamento sono andato a fare un bel massaggio di scarico da un fisioterapista, era la prima volta che facevo un massaggio sportivo e la senzazione di leggerezza e di gambe molli che ti lascia quando scendi dal lettino è molto particolare. 

In attesa di domenica prossima quando scoprirò se mi sono preparato bene o meno, ho fatto un'analisi delle ultime settimane di preparazione. (in rosa le sedute che devo ancora compiere)


Credo di aver fatto bene il mio dovere e sono abbastanza tranquillo, rimane sempre quella piccola incertezza di essersi dimenticati di qualcosa. Fisicamente l'unico dubbio che ho è il ginocchio SX che ogni tanto mi da noia, non ho ancora ben capito quali siano le cause scatenanti dato che non in tutti gli allenamenti mi da fastidio, in ogni caso mi auguro solo che con i prossimi giorni di scarico e con la terapia del ghiaccio che sto facendo tutti i giorni mi consenta di arrivare in fondo alla gara. Gli obbiettivi che mi sono prefisso di raggiungere a Firenze sono (in ordine di importanza ovviamente):
  1. arrivare bene in fondo alla Maratona,
  2. il tempo obbiettivo è 3hr 22min 30sec pari ad un passo di 4min  e 48sec al km
  3. se sto bene gli ultimi 8-10km aumentare un pò l'andatura e limare qualche secondo al tempo finale
Essendo la prima Maratona non voglio forzare sul tempo anche se magari vedendo i miei tempi sulle distanze inferiori potrei osare un pò di più; c'è a disposizione il futuro per migliorare il proprio personale.

martedì 4 novembre 2008

Voi cosa fareste?

Comincia a girarmi per la testa una domanda, che ritmo tenere durante la maratona di Firenze? Ho tenuto in considerazioni solo 3 ipotesi, la premessa di base è che ho impostato tutta la mia preparazione per tenere un ritmo gara di 4'50'' al km, e fino a qui la scelta sembrerebbe facile. Il problema è che l'ultimo riferimento cronometrico ottenuto in gara su 21,097km mi proietterebbe stando alla tabelle che si trovano in giro a fare un tempo in maratona attorno alle 3hr e 15min (4'37'' al km), tempo confermato anche dall'ultimo lunghissimo che ho corso domenica finendolo con un passo medio di 4'54'' al km senza fatica e per di più aumentando progressivamente il ritmo. Altra premessa importantissima è che la maratona per me è una novità, che ne so io di come reagirà il mio corpo e la mia testa a questa distanza di gara?

Detto questo mi si prospettano tre differenti strategie:

A) Mi affido al pacer delle 3hr e 15min (volontari preparate le barelle!!!);
B) Parto con il pacer delle 3hr e 30min, e se tutto va bene verso la mezza aumento il passo e finisco tra 3hr 20min / 3hr 25min;
C) Parto con il pacer delle 3hr e 30min e lo accompagno (o forse è lui che accompagna me) fino al traguardo a prescindere da come mi sento in gara.

Attendo numerosi e saggi consigli da voi che di maratone ne avete corse sicuramente più di me.