lunedì 27 aprile 2009

E vai, nuovo personale stabilito!

Ieri c'è stata la Corsa del Saracino, una classica di 13km che si corre in centro città ad Arezzo, era per me un test molto importante per decidere come programmare la mia stagione.
Su 13km ho fermato il crono a 53'26'' che significa 4'06'' al km, l'anno scorso sullo stesso tracciato avevo fatto 54'29'', il percorso è un circuito da ripetersi 2 volte con altimetria piuttosto impegnativa, il primo, un keniano, a chiuso in 39'21'' ad una media di 3'01'' al km.


Le sensazioni che mi rimangono sono buone non tanto per il crono ma piuttosto perchè non ho corso al massimo, volevo solo rendermi conto se posso centrare l'obbiettivo vero di questa stagione, scendere sotto i 40' nei 10km. La gara in cui vorrei dare veramente tutto e centrare l'obbiettivo è la Scalata al Castello, si disputerà il 31 maggio prossimo ed ho già preparato un programma d'allenamento da seguire, (tratto e riadattato dal programma per i 10000mt di Albanesi) mi rimangono però 2 grossi quesiti da sciogliere:



- Considerando che la Scalata al Castello ha un percorso molto più pianeggiante ho scelto 3'54'' come ritmo gara, non sarà un'obbiettivo troppo ottimistico?

- Se seguo questo programma riuscirò dal 31 maggio al 21 settembre a preparare benone la maratona di Berlino?

Sono graditi commenti tecnici sia al programma che ai ritmi che avrei scelto, distruggete tranquillamente tutti i miei progetti non sono permaloso.

Buone corse a tutti!

venerdì 24 aprile 2009

Correte a Boston con Runnerblade!

Leggete il racconto di RunnerBlade, correte insieme a lui, stampate la sua storia, fatene volantini e fatelo leggere in giro, ovunque appendetelo, e forse tra pochi giorni i campini parrocchiali saranno vuoti, i campi da tennis deserti, le palestre saranno abbattute perchè inutilizzate, nessuna macchina percorrera più le strade. Ma dappertutto si vedra gente che corre, bambini, mamme, grasse signore attempate, sedentari pentiti, ultrà tatuati con facce ingrugnite, impiegati in giacca e cravatta, milioni di persone riversate a correre per le strade di tutto il mondo in calzoncini e canottiera.

Grazie RunnerBlade di aver descritto così bene perchè tutti noi corriamo, perchè tutti noi soffriamo come cani bastonati per arrivare in fondo a 42km! 

martedì 21 aprile 2009

Il fondo lento

Partiamo con una breve analisi di quello che è l'allenamento cardine per ogni podista, amatore o professionista, il fondo lento. In qualsiasi programma di allenamento il lento rappresenta quello che da solo copre dal 70% al 90% del chilometraggio totale settimanale, generalmente si consiglia di tenere un ritmo che sia da 40'' ad 1' più lento rispetto a quello che è il proprio valore attuale sui 10.000mt. A prescindere dalle regole generali il lento dovrebbe essere corso senza provare sensazioni di disagio fisico, si dovrebbe riuscire a tenere un ritmo che ci permetta di parlare normalmente senza affanno eccessivo.

A livello fisiologico il lento migliora per lo più le caratteristiche aerobiche di base, come la resistenza aerobica, la soglia aerobica, e leggermente innalza il valore del VO2max. Le modifiche che il lento apporta al nostro corpo sono: 
-  aumento della capillarizzazione (si moltiplicano i piccoli vasi sanguigni che alimentano i nostri muscoli),
- abbassamento della frequenza cardiaca a riposo (anche il cuore è un muscolo e tenendolo a frequenze mediamente alte e costanti a lungo tende a pompare una maggior quantità di sangue per ogni battito cardiaco)
- aumento del numero di mitocondri nel tessuto muscolare (i mitocondri sono quelle cellule che liberano l'energia sotto forma di ATP e ADP che permette la contrazione muscolare)
- adattamento della struttura osteo articolare alla corsa

Senza dilungarmi in discorsi noiosi ho preparato una tabella per cercare di caratterizzare meglio il fondo lento all'interno del proprio programma di allenamento a seconda di alcuni parametri che caratterizzano ognuno di noi. 


Questa era solo una breve introduzione al fondo lento scritta sulla base di quelle che sono le mie conoscenze della corsa ottenute leggendo i pochi libri che parlano di corsa rintracciabili in italiano e raccogliendo nozioni che ognuno di noi può trovare sul web filtrando la marea di cavolate che si leggono in giro.

Il fondo lento per me è gioia e dolore in quanto al contrario di quello che andrebbe fatto lo corro molto spesso a sensazione e finisco sempre con l'andare troppo forte accumulando stanchezza e non riuscendo a recuperare appieno da un giorno all'altro. A volte mi capita quindi di finire esausto sia mentalmente che fisicamente altre volte concludo motivatissimo e soddisfatto dell'allenamento svolto. Il problema principale è che se cerco di rispettare i 4'45'' al km che dovrebbe essere il ritmo del mio lento mi sembra sempre di andare troppo piano. Come tipologia di allenamento mi piace anche se è molto legato al percorso, è molto più gratificante un lento svolto in mezzo alla natura di uno corso in città tra le macchine. Un altro grosso svantaggio del lento è che generalmente è inserito nei ritagli di tempo di una giornata infrasettimanale non essendo un allenamento che necessità di percorsi misurati o tempi d'esecuzione troppo lunghi e così spesso è corso con gli assilli e le pressioni dei ritmi giornalieri.

Per ora è tutto, sono ben accetti commenti di ogni tipo, critiche, correzioni di nozioni sbagliate che doveste trovare, ma soprattutto scrivete due parole su come voi correte il fondo lento.





lunedì 20 aprile 2009

Quali sono i nostri gusti in merito alle varie tipologie di allenamento?

Tanto per cominciare ieri ho corso 1hr 15min facendo 16km, il percorso era facile e scorrevole, niente sole e molta umidità nel'aria. Ho chiuso l'allenamento a 4'44'' di media al km con gli ultimi km in leggera progressione. Solo una nota negativa, ho faticato come una bestia, ho finito che avevo le gambe dure come il legno e mi hanno fatto male tutto il giorno. Oggi 7km in scioltezza a 4'40'' di media con gli ultimi 1500mt a 3'40'' al km, stranamente sembrava che tutte le sensazioni non buone provate ieri fossero scomparse. Risolto anche il problema di stomaco che descrivevo nel post precedente, ho provato a fare come suggeriva Franchino nei commenti: colazione abbondante, discreto spuntino alle 10.30 del mattino e partenza dell'allenamento alle 13.00 a stomaco vuoto, una mela a fine allenamento e non ho avuto nessun disturbo.

Ieri mentre correvo mi è saltata in testa un'idea, scrivere una serie di post ognuno riguardante una diversa tipologia di allenamento, analizzando come viviamo soggettivamente ogni tipo di training svolto. Descriverò le varie tipologie di allenamento che pratico personalmente e di ognuno dirò delle senzazioni che mi da; prima, dopo e durante. La parola poi passerà a voi che nei commenti potrete lasciar traccia di quali sono invece le vostre sensazioni e magari lasciare a me ed ai lettori qualche trucco per digerire gli allenamenti che proprio non sopportate o altri consigli più generali.
 
Sostanzialmente le tipologie di allenamento che avrei intenzione di prendere in considerazione sono le seguenti: lento, medio, lungo, lunghissimo, progressivo, corto veloce, ripetute brevi, ripetute medie, ripetute lunghe. Le altre tipologie non le ho prese in considerazioni perchè non le ho provate personalmente e quindi non sono in grado di fare delle analisi sensate.

Direi che è tutto, non appena troverò un pò di tempo scriverò il primo post che parlerà del lento; spero di riuscire a portare a termine questo piccolo progetto e che sia ben accolto da voi tutti augurandomi anche una vostra attivà partecipazione all'analisi che proverò a fare.

Buona corsa a tutti!

venerdì 17 aprile 2009

I miei allenamenti dal 10 al 17 aprile


Sto per chiudere anche questa settimana di allenamenti,  la 6° consecutiva in cui faccio 5 sedute ad eccezione delle settimane pre e post maratona. Quest'ultima è stata di scarico parziale anche se alla fine specialmente oggi le gambe le sentivo piuttosto pesanti, credo che ciò sia dovuto principalmente al fatto che lunedi di pasquetta non mi sono allenato e per recuperare ho messo in fila 4 allenamenti consecutivi (martedi, mercoledi, giovedi e venerdi). Per domenica ho in programma una seduta di 15-16km a 4'45'' al km. 
Sono piuttosto soddisfatto di come sto reagendo agli allenamenti anche se mi accorgo che dovrei cercare di essere un pò più scientifico, mi sto allenando con costanza ma un pò troppo a casaccio, un giorno piazzo 10km a 4'35'' un giorno 7km a 4'40'' ogni tanto 10km a 5'00''; sto andando troppo a sensazione. Il più delle volte esco con in mente un certo ritmo da tenere poi chiudo l'allenamento con 2-3km a 4'20'' e smonto tutti i programmi che mi ero fatto.  
Un altra cosa che mi da veramente fastidio è dovuta penso ad un problema di digestione, mangio intorno alle 11.30 per cercare di mettere almeno 1hr e 30' tra la fine del pasto e l'allenamento, nonostante questo quando arrivo ho sempre un senso di pesantezza allo stomaco, e fino alle 16.00 - 17.00 non mi passa. Per cercare di evitare il problema ho anticipato il pasto di 30min, (prima mangiavo alle12.00) ma non cambia nulla. Ho la certezza che si tratti di un problema legato all'alimentazione perchè la domenica mattina quando faccio le sedute più lunghe non mi capita mai. C'è anche da dire che cerco sempre di stare molto leggero, al massimo mangio un'insalata, 100gr di pane un frutto e se faccio più di 7-8km una barretta. 
La settimana scorsa dal 6 al 12 aprile in totale ho fatto  54km, il riepilogo invece è il seguente:

venerdi 10 aprile 9,7km a 4'40''
domenica 12 aprile 19,2km a 4'52''
martedi 14 aprile 6,6km a 4'33''
mercoledi 15 aprile 6,6km a 4'35''
giovedi 16 aprile 9,7km a 5'00''
venerdi 17 aprile 6,6km a 4'40''

per ora ad aprile ho percorso 118km in totale.

Buone corse a tutti.

martedì 14 aprile 2009

Qual è il vostro regime alimentare e quanto conta per voi il peso in corsa.

Da poco più di un mese mi alleno 5 volte alla settimana anche se ancora non sono mai andato oltre 55km totali alla settimana il mio peso è stabile intorno ai 67,5kg. Ad occhio mi sembra anche di essermi asciugato molto, anche se l’anno scorso ero appena 1kg più di ora visivamente mi sembro molto più definito sia nelle gambe che nella zona addominale. A causa del diabete sono quasi obbligato ad avere un’alimentazione molto controllata. Rispetto a prima ho abbassato drasticamente sia la quota proteica sia i grassi. Le regole alimentari che seguo sono piuttosto semplici, a colazione o thè con pane e marmellata oppure yogurth magro e farro perlato o corn flackes ed un frutto, spuntino di metà mattina costituito da un frutto, il condimento grasso che mi è concesso sono 2 cucchiai da minestra di olio che devono bastarmi per condire tutto quello che mangio in tutto il giorno, le porzioni di insalate e verdure sono libere (almeno 3 porzioni al giorno), i soffritti sono stati banditi da qualsiasi tipo di preparazione (sughi, secondi e tutto il resto), i fritti li ho salutati, 3 sono le porzioni di carne preferibilmente bianca e tagli magri a settimana, affettati banditi ad eccezione del prosciutto crudo e della bresaola comunque solo 1-2 volte la settimana, pesce 3-4 porzioni la settimana, formaggi a pasta grassa praticamente banditi, pane 300gr al giorno, pasta 1 porzione al giorno. Sembra una dieta un po’ ferrea e senza sapori ma vi garantisco che grazie alle erbe aromatiche alle spezie ed alle verdure si riesce a saziarsi benissimo e a soddisfare anche il palato. A prescindere dai vantaggi sul controllo del peso, che nel mio caso era basso anche prima di applicare questo regime alimentare, la senzazione di benessere fisico avendo eliminato le preparazioni culinarie più pesanti non è indifferente, tanto per cominciare difficilmente mi prende quella sonnolenza post pasto con cui prima facevo spesso i conti, in corsa poi mi sembra di volare, gli unici momenti in cui mi sento appesantito in corsa sono gli allenamenti del martedi tipicamente il terzo giorno consecutivo di allenamento. In termini di velocità di corsa non ho dati certi che mi riguardano se non le sensazioni soggettive che descrivevo prima, tuttavia in letteratura si trovano dati che danno un guadagno che va dai 2’’ ai 3’’ al km per kg di peso corporeo perso che non sono pochi. La prossima volta che andiamo a comprare un paio di scarpe da gara superleggere facciamoci un esame di coscienza e consideriamo se non sia meglio perdere magari 3-4kg di peso addosso e portare 30-40gr di protezione in più ai piedi.

giovedì 9 aprile 2009

Riepilogo di due settimane di corsa


Il mio primo pensiero è di cordoglio per la tragedia che è avvenuta in Abruzzo, il fratello della mia fidanzata è fotografo ed è all’Aquila per fare dei servizi, oggi lo abbiamo sentito e ci ha descritto una situazione che i telegiornali non riusciranno mai a trasmettere con le loro telecamere. Come paesi sconquassati da bombardamenti, questo sembrano i luoghi del terremoto. Nulla possiamo dire e poco possiamo fare per alleviare il dolore di chi ha perduto i propri cari e la propria casa, ma l’Italia è un paese forte e gli abruzzesi sapranno rialzarsi e andare avanti, mi viene in mente il camion di un trasportatore abruzzese che viene a caricare spesso da noi in fornace, sulla cabina ha una serigrafia gigantesca con il muso di un’orso, un fiore di zafferano, monti e mare e sotto c’è scritto “Abruzzo, forte e gentile”.

Le nostre vite non toccate da vicino dalla tragedia vanno avanti e poco o nulla cambia per noi, così continuiamo a curare le nostre passioni e rammaricarci dei nostri problemi. Ed io non posso far a meno di gioire quando mi trovo a correre sotto un sole così splendente come quello di oggi pomeriggio, tutto sapeva di vita. Sono due settimane che i miei allenamenti proseguono fantasticamente. Ogni giorno faccio sempre meno fatica e mi rendo conto che sto diventando molto veloce ed anche quando voglio correre piano non riesco a chiudere con un passo medio inferiore a 4’40’’ al km. Ora ho bisogno di una gara breve come test per capire le mie reali potenzialità attuali. Credo di valere almeno 40’30’’ – 41’00’’ nei 10000.
Per ora i miei allenamenti sono quasi sempre dei lenti progressivi, e credo che continuerò con 5 allenamenti settimanali senza troppe complicazioni e senza guardare troppo il crono ma allungando solo il lungo domenicale, lo schema di massima che voglio tenere è il seguente.

L 7km
M 10km
M riposo
G 7km
V 10km
S riposo
D 20km – 22km – 25km

Ed ora un breve riepilogo degli allenamenti che ho fatto in questo ultimo periodo:

30 marzo 7,5km in 37’
31 marzo 5,3km in 23’
02 aprile 9,7km in 44’ 47’’
03 aprile 9,7km in 45’ 49’’
05 aprile 16,0km in 1:14’ 50’’
06 aprile 8,2km in 35’ 07’’
07 aprile 9,7km in 47’ 30’’
09 aprile 7,2km in 34’ 20’’

sabato 4 aprile 2009

Cronaca della mia prima maratona da diabetico Roma 2009


E’ nato tutto per scherzo, non ero nemmeno iscritto, dovevo fare solo l’accompagnatore di un’amico che aveva iniziato a correre a causa (merito) mio e che doveva fare la sua prima maratona. Secondo i miei piani avrei dovuto accompagnarlo fino al 20°km massimo al 25°km non oltre e invece..

Arrivo a Roma il sabato mattina ho prenotato in un ostello in zona Ottaviano con vista sulle mura vaticane, molto economico. Subito dopo aver posato lo zaino mi raccoglie Davide, il mio amico, che dorme a casa della sua ragazza che è di Roma e ci ospiterà per il pranzo. L’ottimo pranzo non è di sicuro il massimo per un diabetico ma non si può certo rinunciare ad un buonissimo risotto di pesce in doppia porzione a delle squisite seppie ripiene e non ultimo ad un gelato artigianale, tant’è che la glicemia a fine pasto schizza a 228 mg/dl subito prima di farmi 4 unità di Apidra. Il pomeriggio andiamo al Marathon expo e poi ci diamo appuntamento per il mattino successivo alle 7.30 alla stazione Termini. Dopo una bella doccia esco per cercare un ristorantino per cena, la glicemia è 75mg/dl prima di sedermi a tavola e fare un mini carico glicidico costituito da bruschette mozzarella pomodorini e acciughe, tonnarelli cacio e pepe, pizza marinara e spararmi 5 unità di Apidra, torno in ostello ed alle 23.21 la glicemia è 78mg/dl (ancora non sapevo di essere in luna di miele ed avevo esagerato con le unità di insulina rapida) mangio una barretta di Enervit pari a circa 38gr di cho e poi mi metto a letto. Passo la notte quasi completamente insonne a causa un po’ del casino in ostello ed un po’ della tensione pre maratona ne approfitto quindi per un controllo notturno della glicemia verso le 2.00 della notte e trovo 142 mg/dl. Verso le 3 riesco ad addormentarmi. Ore 6.30 sveglia, vestizione e controllo glicemico, risultato del controllo 144 mg/dl. Colazione con barretta energetica da 45gr di carboidrati e 2 unità di Apidra e acqua a volontà. Alle 7.22 controllo di nuovo la glicemia che è 99 mg/dl quindi mangio una barretta Enervit da 38gr di cho e raggiungo Davide. Insieme andiamo verso la partenza un po’ infreddoliti ma abbastanza tranquilli. Alcuni minuti prima della partenza misuro ancora la glicemia che è 172 mg/dl. Ora non resta che aspettare lo sparo. Ore 9.00 spaccate con un'insolita precisione romana partiamo. Sento subito che al ritmo dei pace maker delle 4hr che abbiamo deciso di seguire (5'40'' al km) la gamba gira molto facile, sin da subito Roma la città eterna ti aiuta a non sentir nessuna fatica, neanche ti accorgi che stai correndo, sembra di essere in gita, poi andiamo veramente piano, potrei mettermi a cantare. Il vento c'è ma siamo talmente tanti che neanche ce ne accorgiamo, solo in alcuni tratti infastidisce appena. Il sole splende che è un piacere e corrergli incontro mi da una gioia immensa. Ho programmato prima di partire di assumere una bustina di gel ogni mezz'ora circa, porto dietro nella maglia 6 bustine di gel e mezza barretta Enervit, inoltre mi sono portato dietro anche il glucometro. Passati i primi 35 minuti di corsa mangio la mezza barretta e ci bevo dietro un bel pò di acqua. Proseguo poi seguendo il piano che mi ero fatto alla partenza ed ogni 30 minuti faccio fuori una bustina di gel arrivo cosi ai primi 17km e decido di misurarmi la glicemia, nemmeno mi fermo e mentre corro dopo essermi lavato le mani con un pò d'acqua ad un ristoro tiro fuori il contenitore con il necessario. Prima inserisco la striscia nel glucometro, poi mi buco con il pungidito asciugo sul palmo la prima goccia, strizzo un pò il dito per avere un'altro pò di sangue quindi mi fermo un secondo per caricare la striscia reattiva con il sangue, questo correndo non credo proprio che mi sarebbe riuscito farlo, riparto immediatamente e aspetto il risultato del test in corsa. 71mg/dl 1 ora e 50 minuti circa di corsa, non male, proseguo come da programma. Mi giro ogni tanto verso Davide, gli chiedo come sta e risponde che comincia ad avere mal di gambe, cerco di fargli forza e gli dico che è normale, anche io ho mal di gambe ma in maratona bisogna un po’ anche soffrire, l’emozione di una gara lunga 42km è un po’ anche quella. Andiamo avanti molto regolari spinti anche dai pace maker che non perdono occasione per urlare ed esaltare un po’ tutti, sembrano più dei vocalist che dei runner, a me onestamente danno anche un po’ fastidio abituato come sono a correre da solo ascoltando solo il mio respiro ed i miei passi. Sono quasi ipnotizzato da questo ritmo che stiamo tenendo, non faccio minimamente fatica, i chilometri scorrono rapidi. Continuo a tenere d’occhio il cronometro e sempre ogni 30-35 minuti circa prendo una bustina di gel, bevendo poca acqua ad ogni ristoro. Intorno ai 25km Davide inizia a dire che non ce la fa più ad andare avanti, rallentiamo un po’, cerco di stargli avanti e fargli coraggio e per un po’ ci riesco e lui continua a correre. Intorno ai 30km mi giro e lui non è più dietro di me, lo cerco con lo sguardo e con qualche difficoltà lo trovo qualche decina di metri più indietro che rallenta vistosamente, lo aspetto e poi ci fermiamo per fare un po’ di streching per cercare poi di ripartire, pochi minuti dopo riproviamo a correre, ma non ci sono storie oggi non ce la fa ad andare avanti camminiamo per dei tratti poi riproviamo a correre fino a che mi dice di andare avanti da solo che lui si ferma. Non sente storie, le mie parole di convincimento sono vane e non insisto più di tanto. Si toglie il pettorale e me lo passa. Ok lo porto io il pettorale al traguardo anche se non dovevo nemmeno arrivare fino a qui. Siamo al 31km misuro la glicemia sempre mentre corro e trovo 52mg/dl, un po’ bassina, prendo una bustina di gel ed al ristoro successivo 3 zollette di zucchero e via di nuovo al galoppo. I pace maker delle 4 ore mi sono avanti di 4-5 minuti, il tempo che ho perso quando ci siamo fermati, li riprenderò. Volo alternando un km a 4’ e 45’’ ed uno a 5’40’’ e vado avanti cosi fino al 39°esimo km. Al 37°esimo km durante una frazione a 5’ e 40’’ testo di nuovo la glicemia, 79mg/dl, alla grande. Al 40°esimo accuso pesantemente tutti gli ultimi km veloci ma fortunatamente vedo a poche centinaia di metri i palloncini dei pace maker che mi danno la carica, ogni 300-400mt faccio qualche passo e poi riprendo a correre e cosi facendo arrivo ai 41 km. Qui l’adrenalina si fa sentire e la fatica scompare, rigido come un palo di legno ma veloce come un leopardo corro verso la fine di questa stupenda maratona e arrivo sotto lo striscione del traguardo a pochi secondi dai pace maker delle 4 ore, missione compiuta, o quasi. Tempo finale 4 ore 0 minuti 35 secondi, real time 3 ore 59 minuti e una manciata di secondi.

Alcune domande mi sono sorte a posteriori. Quanto ha influito il fatto di avere il diabete sulla mia corsa? La risposta è, per niente. Durante tutta la gara gli unici momenti in cui mi sono ricordato di avere il diabete è stato quando mi sono misurato la glicemia. Questa è chiaramente un’attenzione che chiunque abbia il diabete non può non avere. Il calo della glicemia durante la pratica di un’attività fisica in soggetti in trattamento insulinico è da tenere in debita considerazione, ma non causa alcun tipo di problema gestendo le integrazioni glucidiche con attenzione e cercando di monitorare la glicemia, attività fattibilissima in quasi ogni situazione grazie agli strumenti di misura oggi a disposizione.

Analizzando il risultato cronometrico ottenuto a Roma, considerando che non ho eseguito alcun tipo di preparazione per portare a termine Roma in 4 ore dato che provenivo da un periodo di stop di due mesi con ripresa degli allenamenti l’8 febbraio a poco meno di un mese dalla diagnosi del diabete con appena 157 km corsi tutti a ritmo del mio fondo lento e confrontando il mio personale sulla maratona (3ore 26minuti) ottenuto a Firenze il 30 novembre 2008, si capisce come il diabete non influisca in alcun modo sulle qualità atletiche di un soggetto, questo chiaramente se il quadro metabolico è ben compensato.

Un altro quesito che mi sono posto è; Quanto l’attività fisica che ho ripreso a praticare non appena stabilizzato il quadro metabolico dopo la diagnosi del diabete influisce sul diabete stesso? La risposta è: tantissimo, naturalmente in positivo. La pratica sportiva mi ha ridato fiducia consentendomi di superare lo sconforto dei primi tempi dopo la scoperta del mio diabete, mi consente di gestire molto meglio la glicemia riducendo notevolmente i dosaggi di insulina se non azzerandoli completamente ai pasti immediatamente precedenti o subito successivi alla pratica dell’attività.

giovedì 2 aprile 2009

La mia pausa pranzo attiva!


Ore 12.00 pasto leggero giusto per far salire un pò la glicemia costituito da: insalata, 50gr di pane, barretta Enervit ed una pera. Ore 13.00 via veloce per la strada a volare sull'asfalto. Da un mese ormai questa è la mia consuetudine almeno 3 volte la settimana. I vantaggi? Innumerevoli. Innanzitutto torno a casa dal lavoro con la sensazione di aver fatto tutto il mio dovere, poi un miglior controllo metabolico dei picchi glicemici dopo il pasto, non ultimo rientro al lavoro molto più carico e rilassato. Va poi detto che lo stabilimento dove lavoro è in mezzo ad una vallata coltivata circondata da colli boschivi, molto meglio che correre in città vicino a casa tra lo smog. E così anche oggi o macinato 9,7km a 4'38'' al km di media, martedi ne ho fatti 8 di km a 4'25'' al km e lunedi 5,6 a 4'15'' al km. 

Vi state chiedendo che tipo di programma di allenamento stia seguendo? Ma come non conoscete il piramidale di Katzen!

Buona corsa a tutti!